La religione
Le catastrofi avvenute di recente hanno isolato le Terre di Confine, anche dal punto di vista religioso: tre sono infatti i culti di queste zone, ben diversi dalle religioni professate nelle Terre Lontane, delle quali si è persa ormai ogni traccia. L’Antica Fede e il culto del Sacro Fuoco sono i culti professati in queste terre, fra di loro antagonisti ma di recente unitisi nella lotta senza tregua contro il culto Proibito della Setta di Xathor.
L’Antica Fede
Nelle epoche passate, quando per molti quella che ora chiamiamo Antica Fede era l’unica fede conosciuta, interi regni si fondavano sui suoi dettami, e il culto era costituito da riti molto articolati e i suoi sacerdoti e fedeli erano suddivisi in una gerarchia molto complessa. Quando il culto venne perseguitato sopravvisse solo in forme molto semplici che, con l’andare del tempo, si trovarono ad essere molto diverse da luogo in luogo. La comunità vive organizzata e guidata dal culto dell’Antica Fede. L’intera vita in un villaggio è stabilita dai ritmi dettati dai Druidi secondo le loro conoscenze naturali, la loro saggezza antica e i propri precetti religiosi. L’Antica Fede sostiene che ogni cosa sia stata generata dall’operato di varie divinità che oltre ad aver creato il mondo lo rappresentano in ogni aspetto. Per quanto si sa, dall’atto della creazione, esse non intervengono più direttamente, perché sono il mondo stesso, e si limitano solo ad essere fonte d’ispirazione per chi riesce, come i druidi, ad entrare in contatto con loro. La tradizione vuole che Gea, la madre terra, in passato abbia dato agli uomini i precetti che i druidi oggi conoscono e conservano. I Precetti sono:
- L’Armonia è sacra: preserva l’Armonia sopra ogni altra cosa.
- Ama te stesso come parte dell’Armonia: Essa è in Te e Tu sei in Essa.
- Al Pensiero segue l’Azione: non confondere l’Armonia con l’Equilibrio.
- Poiché sei parte dell’Armonia, ogni tua Azione ricadrà su di te.
- Rispetta l’Altro, poiché entrambi siete l’Armonia.
Il Sacro Fuoco
Benché in passato il culto del Sacro Fuoco si sia diviso, a seguito di incomprensioni nate dall’improvvisa scomparsa di Sigmar (il fondatore del culto) e dei suoi precetti (noti come Specchio dell’Anima), i recenti avvenimenti e le contingenze attuali hanno spinto il culto, sotto la guida illuminata dell’ex inquisitore, ora Sommo Teocrate Nicolas Moner, a una improvvisa nuova riunificazione del culto sotto un’unica filosofia. Convinzione comune è che coloro che sono al di fuori dell’ordine sono liberi di pensare o fare quello che vogliono fino al momento in cui incrociano il passo con il Sacro Fuoco. Chiunque non appartenga all’ordine potrebbe essere un messaggero o una pedina del Nemico e quindi bisogna agire di conseguenza. L’ordine pretende obbedienza assoluta dai suoi adepti, e ogni ordine impartito deve essere eseguito con la massima solerzia e discrezione. Ogni mezzo è lecito, fino a quando serve a conseguire il sacro obiettivo e non danneggia l’ordine in alcun modo: in questa guerra il fine giustifica sempre i mezzi, ma ogni servitore del Fuoco Sacro sarà chiamato a rispondere del proprio operato e a risolvere i problemi da lui stesso creati. I precetti che devono guidare un prete del Sacro Fuoco sono:
- Bisogna eliminare il male purificando lo spirito, essere forti dove il nemico si aspetta debolezza, accettare il dolore come essenza della purificazione;
- Lo spirito è una fonte di potere distruttivo da utilizzare come fiamma che tutto brucia, ciò che ora è male e ciò che male diventerà;
- La lotta contro il male non ha come fine l’eliminazione del male stesso, ma serve alla spirito per fortificarsi e per essere cosciente della propria grandezza;
- Lo spirito non può occuparsi del male ed eliminarlo senza il supporto di un corpo forte, resistente e temprato ad ogni fatica e pronto alla lotta eterna contro il male;
- Il male è forte perché sfrutta il potere dell’odio e per sconfiggerlo bisogna usare questo potere, odiare il male come esso odia noi e attingere alla sua stessa fonte di energia.
Le regole sono facili ed uguali per ogni servitore, rispettarle è imperativo. Il successo genera privilegio, il fallimento genera punizione. Così è stato e così sarà fino a quando il Nemico non sarà vinto. Il culto del Sacro Fuoco è suddiviso in tre caste: Inquisitori, Teurghi e Templari. Ogni casta possiede poi una gerarchia interna uguale per tutte, che indica il grado di potere sia all’interno della casta che del culto. Infine ci sono delle cariche di natura politica e sociale che possono essere date all’interno del culto, indipendente dalla gerarchia e dalla casta alla quale si appartiene:
- Zelota, titolo dato ai Sacerdoti che si occupano stabilmente delle anime degli abitanti di un villaggio all’interno del Regno Sacro di Sigmar;
- Vescovo, titolo dato a coloro che guidano le fortezze presenti all’interno del territorio (tale titolo è dato anche al capo della Accademia del Sacro Fuoco, il Vescovo Maturin);
- Teocrate, titolo concesso a colui che guida il culto, normalmente concesso solo a chi ha perlomeno raggiunto il titolo di Maestro.
I culti stranieri
Fino a poco tempo fa c’erano viaggiatori che giungevano dalle terre più lontane portandosi i loro usi, i loro costumi e anche le loro religioni. In particolare, dal Triakar giungevano alcuni proseliti dei Nuovi Dei, in gran parte adoratori di Sohar, Dio delle Battaglie, Jorghal, Dio della Morte, e Eliphas, Dio dei Ladri. Solo il primo di questi culti è riuscito a trovare un terreno fertile nelle Terre di Confine, stabilendo alcuni insediamenti e facendo proseliti: a seguito però di alcuni eventi non meglio precisati, la diffusione di questi culti si è fermata. Alcuni vociferano che i Nuovi Dei siano partiti, altri invece che ci sia stato un rituale congiunto di druidi e teurghi per isolare coloro che adoravano altre divinità. Nessuno sa bene cosa accade, ma è raro ora trovare un adoratore di queste divinità, soprattutto perché nel Sacro Regno di Sigmar sono ancora considerati eretici, nella terra dei druidi non sono ben accetti e nelle Terre Libere i nobili non vedono di buon occhio le istituzioni religiose. Insomma, per loro la vita è diventata ancora più dura.
Il culto proibito
Il Culto Proibito, noto agli studiosi come Setta di Xathor, si è sviluppato recentemente e solo dopo l’Invasione Nera si è mostrato apertamente. In alcune zone, pare che esistano interi villaggi nei quali l’unico culto professato è proprio il Culto Proibito. Questo culto venera l’Hurmetal indirettamente, rivolgendo le sue preghiere a Xathor, il Custode dell’Hurmetal, Signore dei Negromanti, Portatore di Sventura. I suoi preti, chiamati appunto Negromanti, vestono di grigio e di nero e prediligono la notte al giorno. Non si conosce molto di questo culto e sicuramente possiede una gerarchia interna che probabilmente risiede all’interno delle Terre dell’Hurmetal. Anche se non sono strettamente collegati alla Setta di Xathor, si pensa che anche i Maghi Oscuri siano degli adoratori dell’Hurmetal, ma non tutti sono d’accordo su questo.
Ambientazione · La storia recente · La geografia · La religione · Le leggi · La magia · Le gilde · Le terre lontane