Montebello sul Sangro (Ch)
Noto fino al Cinquecento con il nome di Malanotte, poi cambiato in Buonanotte, il borgo è citato per la prima volta in una fonte documentaria del XII secolo, il Catalogus Baronum, come feudo di un milite, tale ODERISIUS FILIUS AMINADAP; conobbe la signoria di Raimondo de Anichino nel Quattrocento e dal XVIII secolo risulta alle dipendenze della famiglia Malvini-Malvezzi, imparentata con i Medici. L’attuale denominazione gli è stata ufficialmente riconosciuta nel 1969. L’antico borgo, devastato dalle operazioni dell’ultimo conflitto mondiale e del tutto abbandonato, è formato da caratteristiche costruzioni in pietra abbarbicate alla roccia, affacciate dall’alto di una rupe sulla distesa del lago di Bomba, con finestre aperte sul desolante abbandono degli interni.