Navelli (Aq)
Il territorio comunale ospitò anticamente l’insediamento vestino di INCERULAE, di cui sono stati riportati alla luce i resti alla fine del secolo scorso. Il borgo partecipò, intorno alla metà del Duecento, alla fondazione di L’Aquila; fu dato in feudo ai Caracciolo nel 1559 e passò successivamente alle famiglie dei Gregori e dei Trasmondo. Le fonti documentarie delineano un rapporto conflittuale con la vicina Capestrano e descrivono il cruento assalto perpetrato da Amatrice nel 1380. Nella parte alta del paese, in forte pendio e con vicoli a gradini scavati nella viva roccia, sopravvivono in buono stato di conservazione alcune abitazioni di impronta medievale, affacciate sull’imponente palazzo baronale cinquecentesco. Meritano una particolare attenzione la parrocchiale, che custodisce una croce processionale del XIV secolo, e la chiesa settecentesca di S. Salvatore a Civitaretenga, con interno elegantemente decorato e stuccato. Il paese è famoso anche per il suo delizioso zafferano, non dimenticatevi di assaggiarlo.