Peltuinum (Aq)
La città di Peltuinum, fondata fra il I secolo a.C. ed il I secolo d.C. nel territorio abitato dal popolo dei Vestini, si estende su un pianoro sopraelevato rispetto all’Altopiano di Navelli emergente tra la valle dell’Aterno e quella del Tirino, naturali vie di attraversamento dell’Appennino Abruzzese. La città aveva un ruolo, sia politico che economico, strategico nel controllo dei traffici commerciali legati ai percorsi della transumanza; anche in tempi più vicini a noi il pianoro era attraversato dal Regio Tratturo Borbonico, le cui strutture doganali si sono insediate sul sistema di ingresso della città romana. La vita della città termina intorno al IV secolo, forse a causa di un terremoto più forte di quelli che si verificavano di frequente. Alla fase di abbandono segue poi un’intensa attività di spoliazione del materiale edilizio, come confermano i numerosi frammenti di decorazioni architettoniche, capitelli, colonne, grandi blocchi calcarei, sicuramente provenienti dagli edifici della città romana, riutilizzati nelle chiese e nei castelli medievali della vallata (in particolare nelle chiese di San Paolo a Peltuinum, Prata d’Ansidonia e Bominaco).