Vallevò (Ch)
Il borgo medievale fu soggetto ad alcune potenti famiglie longobardo-franche fino all’XI secolo, allorché entrò a far parte dei possedimenti dell’abbazia di San Giovanni in Venere, di cui condivise da quella data il nome e le sorti: munito di castello, di torri e di cinta muraria fu abitualmente utilizzato dai monaci come rocca-rifugio. Nel 1575 passò sotto la giurisdizione della congregazione di San Filippo Neri e soltanto nel 1793 fu reintegrato nel regio demanio.