Alba Fucens (Aq)
La città di Alba Fucens, fondata dagli equi su tre colli, fu conquistata da Roma nel 303 a.C. e, dopo essere stata a lungo una florida colonia romana, fu distrutta per motivi imprecisati fra il IX e il X secolo d.C. L’insediamento di Albe, in passato molto più importante dell’attuale capoluogo comunale, crebbe enormemente di importanza a cavallo fra alto e basso Medioevo, sviluppando le caratteristiche di borgo fortificato d’altura con funzioni di controllo sulle vie di comunicazione. Come tale, all’epoca degli Angioini costituiva un feudo distinto da quello di Tagliacozzo e di Celano e divenne in seguito motivo di contesa tra gli Orsini ed i Colonna; allorché i secondi riuscirono a riunire sotto il proprio controllo il ducato di Tagliacozzo e la contea di Albe, ebbe inizio la decadenza di quest’ultima. In seguito al terremoto del 1915 si è resa necessaria la ricostruzione della parrocchiale di S. Nicola, che conserva l’originaria facciata romanica. La chiesa benedettina di S. Pietro, costruita nel XII secolo sui resti di un tempio dedicato ad Apollo, domina la zona archeologica di Alba Fucens, ovvero i mercatiromani, la via degli antichi pozzi, la via dei pilastri, un cippo miliare della via Valeria e l’anfiteatro.