Beffi (Aq)
Ad una altitudine di 640 metri si erge uno splendido borgo fortificato di impianto medievale, il castello di Beffi, situato nell’omonima frazione, che poggia su una sporgenza rocciosa dominante la vallata sotto la quale scorre il fiume Aterno. Situato su una zona di confine tra la diocesi di Valva e quella de L’Aquila, questo territorio fu molto conteso, come risulta da numerose fonti storiche riguardanti le continue lotte tra i vescovi delle due diocesi. La prima memoria dell’esistenza di Beffi risale al 1185, quando in un documento si afferma che un terzo di questo territorio apparteneva al figlio di Rainaldo di “Beffe”. Intorno al borgo fortificato si notano tracce di un recinto merlato, specialmente nella parte esposta a nord-ovest. Di notevole fattura è la porta di ingresso della struttura, ubicata nell’area sud-est del borgo fortificato, formata da un arco a sesto acuto all’esterno, e a tutto sesto all’interno, e sormontata dallo stemma di Beffi, riproducente un’immagine poco visibile di un castello. All’interno delle mura di cinta si trovano dei suggestivi locali, per lo più a pianta rettangolare, costruiti con pietre squadrate e con portali anch’essi in pietra in buono stato di conservazione, edificati dopo il XIII secolo, probabilmente a scopo abitativo del feudatario e del corpo di guardia.