Bominaco (Aq)
È probabile che la fondazione del monastero di Bominaco, intorno a cui si raccolse in epoca medievale l’omonimo abitato, si debba ad Odorisio di Bernardo, vescovo di Valva. La potente abbazia, che si sa già florida intorno al Mille, esercitò a lungo la propria giurisdizione sui luoghi; nel 1424 fu distrutta dal condottiero Braccio da Montone e nel XVIII secolo fu privata dei privilegi feudali e sottoposta alla diocesi di L’Aquila. Del complesso monastico sopravvive la chiesa di tipo basilicale, intitolata a Santa Maria Assunta, che rappresenta uno dei più interessanti esempi di romanico abruzzese -l’interno, diviso in tre navate, termina con tre absidi semicircolari e custodisce uno splendido ambone di scuola valvense, un candelabro per il cero pasquale sorretto da un leone stiloforo e un ciborio con altare maggiore -. Degne di menzione sono anche la chiesa di S. Pellegrino, ricostruita nel 1263, e quella intitolata a S. Pietro, che conserva un importantissimo ciclo di affreschi del Cinquecento. Oltre a questi luoghi di culto hanno vinto la sfida del tempo anche le opere medievali di fortificazione, munite di una torre cilindrica ben conservata.