Bussi (Aq)
Il castello locale, eretto sui resti di una più antica costruzione, fu donato nel 1092 alla chiesa di S. Pelino di Valva (Corfinio) da Ugo di Girberto, detto il Normanno. Alla guida del feudo si avvicendarono in seguito i Cantelmo, i Pietropaoli, i Medici e infine i Borboni di Napoli. Il comune, fino al 1889 denominato semplicemente Bussi, fu bombardato e quasi distrutto durante le operazioni militari dell’ultimo conflitto. Le condizioni del patrimonio storico-architettonico superstite, fatto oggetto di oculati interventi di restauro, lasciano trasparire solo in parte le devastazioni belliche subite: l’antico castello a pianta rettangolare, molto rimaneggiato, è oggi adibito ad abitazione privata; fuori del paese la chiesa di Santa Maria di Cartignano conserva la facciata monocuspidata, con portale e rosone originari, il campanile a vela e l’abside con archetti pensili; la chiesa di S. Lorenzo, di antichissima costruzione, sviluppa nei suoi bassorilievi alcuni temi e motivi caratteristici della cultura benedettina.