Castelvecchio Calvisio (Aq)
L’abitato, che forse vanta origini romane, fu aggregato in epoca medievale alla baronia di Carapelle e insieme a questa fu sotto la giurisdizione degli Acclozamora, dei Piccolomini e infine dei Medici (il vincolo di dipendenza dal comune limitrofo ebbe termine soltanto nel 1906, quando Castelvecchio Calvisio ottenne finalmente l’autonomia amministrativa). Il borgo medievale, inoltre, conobbe le famigerate scorrerie del capitano di ventura Braccio da Montone, che vi portò morte e distruzione nel 1424. Al crudele condottiero si piegarono in quell’occasione le fortificazioni formate da una doppia cinta di mura bastionate che oggi è ancora possibile ammirare nella loro imponenza. Un po’ discosta dall’abitato si erge la chiesa di S. Cipriano, notevole esempio di architettura medievale abruzzese: fu edificata nel sito di un antico castello, noto fin dall’VIII secolo, di cui, in tempi piuttosto recenti, sono stati riportati alla luce i resti.